Comprare Tè Online?!

Molti appassionati acquistano tè ed accessori da fornitori asiatici che vendono on-line, sia direttamente attraverso i propri siti web, sia appoggiandosi a piattaforme di e-commerce.

Ma è sicuro acquistare in questo modo? Quali sono i rischi a cui si va incontro? O meglio: qual'è il livello di rischio e quali sono i rischi specifici se qualcuno dovesse acquistare tè o accessoristica da fornitori asiatici casuali trovati qua e là su internet o su piattaforme commerciali che ospitano fornitori asiatici?

ALIEXPRESS & ALIBABA

Aliexpress e Alibaba sono sicuramente le piattaforme commerciali più utilizzate dai rivenditori asiatici, anche se in realtà non è più consentito vendere tè su Aliexpress. Infatti, se avete notato, ci sono molte meno inserzioni rispetto a prima. Poi, che sia sicuro o meno acquistare tè e accessori su queste piattaforme o da altre piattaforme analoghe, non dipende ovviamente dalle piattaforme stesse, ma dai venditori ivi presenti. 


Vediamo innanzi tutto cos'è e come funzionano Aliexpress e Alibaba..

Alibaba e Aliexpress sono due piattaforme commerciali appartenenti all’Alibaba Group, una società con base ad Hangzhou, in Cina.  La principale differenza tra i due è che Alibaba è rivolto principalmente a grossisti e imprese, mentre Aliexpress è un portale B2B e B2C (business to consumer, dal produttore al consumatore) che connette compagnie di esportazione all’ingrosso – sopratutto cinesi – con importatori medio-piccoli provenienti da ogni parte del mondo.
 

Intermediari grossisti

I venditori presenti sia su Alibaba sia su Aliexpress - così come su molte altre piattaforme di e-commerce - sono per oltre l'80% (dati cinesi!) solo intermediari, ossia operatori che  acquistano prodotti già pronti dalle aziende produttrici e li rivendono su internet a diversi clienti per volta, consumatori finali inclusi. In altre parole NON SONO LE AZIENDE PRODUTTRICI come vogliono lasciare ad intendere, ma solo intermediari, non responsabili sui prodotti che vendono, che vivono su provvigioni.
Dati i margine di profitto abbastanza bassi (ragion per cui di solito non vi sono grossi margini di negoziazione), non è raro che questi grossisti si riforniscano intenzionalmente da aziende che procurano loro prodotti e materiali di bassa o bassissima qualità; qualità a volte di gran lunga inferiore anche agli stessi standard qualitativi cinesi.

Alcuni di questi intermediari hanno infatti diverse ragioni per approfittarsi degli acquirenti stranieri.

Innanzi tutto la consapevolezza del fatto che gli acquirenti stranieri non conoscono il prodotto e quindi non hanno competenze per lamentarsi della qualità di quanto acquistato. E questo, purtroppo, non vale solo per consumatori impreparati e ingenui, ma anche per gli stessi grossisti e rivenditori che, seppur specializzati, non hanno le competenze tecniche specifiche per avanzare un reclamo se la qualità del prodotto non soddisfa gli standard qualitativi richiesti.

A questo si aggiunge poi la consapevolezza del fatto che per un importatore medio-piccolo - per non parlare poi del singolo consumatore - è pressoché impossibile reclamare un risarcimento tramite il sistema legale cinese (citare in giudizio in Europa una società cinese è ridicolo da un punto di vista legale). 

Teiera Yixing fatta a mano, a € 18,70, spedizione ed IVA inclusi.

Un affarone... per chi ci crede! 

Assenza di standard di certificazione

Alcune categorie di prodotti quali i tè, gli infusi, gli utensili da cucina (teiere, tazze, bollitori, contenitori per le foglie di tè ecc.) e gli elettrodomestici (i bollitori elettrici ad esempio), devono rispettare determinati standard di certificazione, non solo per l'esportazione verso l'Europa, ma anche standard di certificazione cinesi, spesso altrettanto severi come quelli adottati qui in Europa.

Generalmente i prodotti che trattiamo in questo articolo (tè e accessoristica) presenti su Aliexpress e altre piattaforme analoghe che ospitano fornitori asiatici, difficilmente rispettano gli stessi standard di certificazione cinesi, figuriamoci quelli europei!

Molti acquirenti assumono che i prodotti acquistati su queste piattaforme rispettino sempre tali standard. Si tratta di un errore comune, ma letale.

Problemi di qualità e rischi sanitari 

Non è un caso che in Cina vi sia un’infinità di società che si occupano di assicurare la qualità e prevenire le frodi. Pertanto, comprare dalla Cina da fonti completamente casuali trovate su Aliexpress o su altre piattaforme analoghe, può essere rischioso e, se non si procede con cautela, si può mettere a rischio addirittura anche la propria salute.

Quali sono dunque i rischi a cui si va incontro? 

TÈ E INFUSI

Nel caso di tè e infusi, i rischi possono essere sia di carattere sanitario sia qualitativo/organolettico.

Tutti i tè e gli infusi destinati all'esportazione, devono essere accompagnati da certificazioni sanitarie che ne attestano la qualità secondo i parametri sanitari stabiliti dall'Unione Europea. Se questi prodotti ne sono sprovvisti, non solo non possono essere commercializzati, ma non possono neppure entrare nel territorio europeo.

In questo caso il rischio è di trovarsi in tazza pesticidi e altri contaminanti in quantità molto più elevate rispetto a quelli previsti dalla normativa fitosanitaria europea, ma anche della stessa normativa cinese.

Ma non è tutto. Oltre al rischio sanitario, per tè e infusi, c'è in agguato un'altra grande incognita: quella delle proprietà intrinseche del prodotto, ossia delle sue qualità organolettiche. In altre parole, rischiamo di pagare tanto un tè che in realtà vale molto poco, dalle caratteristiche organolettiche inferiori, e di cui non siamo neppure certi dell'origine. Infatti, non essendoci modo di verificare la tracciabilità, è bene “prendere con le pinze” le dichiarazioni dei venditori in merito all'origine della materia prima.

Questi tè, dalle caratteristiche organolettiche inferiori e magari mal conservati (in condizioni non ideali il tè si deteriora velocemente), non fanno assolutamente male alla salute, ma certamente non possono definirsi prodotti di qualità, né tanto meno vantare grandi proprietà salutistiche.

La cosa non va meglio neppure acquistando tè e infusi direttamente dai siti web aziendali, attraverso i loro "e-shop", perché quei negozi online sono destinati unicamente ai mercati stranieri e quindi i prodotti venduti non sono tutelati dalle norme di legge del Paese d'origine! 

Di seguito alcuni dei principali stratagemmi utilizzati da venditori disonesti per ingannare gli acquirenti di tè: 

  • dichiarare grade di qualità molto più alti rispetti a quelli effettivi;
  • dichiarare che trattasi di tè fresco di raccolta o dell'anno in corso, quando invece sono tè che hanno almeno già uno o addirittura due anni;
  • dichiarare la provenienza del tè diversa da quella reale. Ad esempio Tè Verde Xi Hu Long Jing, ma che da Xi Hu non proviene; malizia per altro in uso anche presso i nostri grossisti/rivenditori);
  • vantare proprietà organolettiche che appartengono ai top grade, ma che non trovano riscontro nel tè effettivamente commercializzato;
  • nella descrizione del prodotto si fa riferimento alla fama storica del prodotto originale, ma che in realtà non ha nulla a che fare con quello effettivamente commercializzato. Espediente spesso utilizzato anche qui da noi, dove viene vantata la notorietà di un dato tè, facendo riferimento ai fatti storici che lo riguardano, quando poi in realtà il prodotto commercializzato non ha nessun legame con l'ambiente geografico e umano di appartenenza a quello originale. Questo è il triste destino di molti tè storici, primo fra tutti il famoso tè verde Long Jing;
  • inviare qualità di prodotti diversi rispetto a quelli mostrati nella foto della pagina commerciale;
  • nel caso dei tè fermentati, come i pu'er ad esempio, dichiarare annate di produzione molto antecedenti a quelle effettive;
  • mostrare foto sul sito che rappresentano fasi produttive artigianali, ma che non riguardano però il prodotto effettivamente commercializzato;
  • dichiarare di essere i contadini/produttori del tè commercializzato, ma in realtà sono solo grossisti o intermediari.


Un lettore della nostra pagina Facebook, vantava di aver acquistato, proprio su Aliexpress, uno Xi Hu Long Jing fresco di raccolta, tutto lavorato a mano e di qualità superiore. Il top di gamma insomma. Almeno così gli era stato spacciato dal venditore. Però, una volta sottoposto il prodotto alla nostra analisi organolettica, la realtà era ben diversa. Nella foto a sinistra il colore in tazza di quello che gli è arrivato  e in quella di destra come sarebbe dovuto essere.
Puoi vedere la live che abbiamo dedicato all'argomento a partire dal minuto 00:35:35

ACCESSORISTICA

Qui i rischi a cui si va incontro sono di natura sopratutto sanitaria.

Il materiale degli accessori destinati a venire a contatto con il tè (tazze, teiere, contenitori per le foglie ecc.) o con l'acqua con cui viene preparato (i bollitori), può trasferire componenti ai prodotto e in alcuni casi determinare una contaminazione dell’alimento con cui viene a contatto. La migrazione può rappresentare un pericolo per la salute umana perché le sostanze che si trasferiscono dal materiale all’alimento possono essere tossiche se non addirittura cancerogene. 


In questo caso il rischio è di trovarsi bollitori/teiere in ghisa prodotti con scarti ferrosi o di fonderia, o teiere in terracotta nei cui impasti sono state utilizzate colle o argille inquinate da metalli pesanti, o ancora tazze smaltate e colorate con prodotti tossici, quindi non destinati al contatto con gli alimenti. 

Pertanto anche qui si rischia di pagare tanto un prodotto che vale poco e che ci fa magari anche male.


Per garantire la sicurezza dei prodotti che verranno impiegati a contatto con prodotti ad uso alimentare, sia in Cina sia nell’Unione Europea, esistono una serie di requisiti legali e forme di controllo che riguardano tutti i tipi di materiali e di oggetti a contatto con gli alimenti.

Ma come abbiamo già precedentemente detto, i prodotti presenti su Aliexpress e altre piattaforme analoghe che ospitano fornitori asiatici, difficilmente rispettano gli stessi standard di certificazione cinesi, figuriamoci quelli europei!

La cosa non va meglio neppure acquistando accessoristica direttamente dai siti web aziendali, attraverso i loro "e-shop", perché quei negozi online sono destinati unicamente ai mercati stranieri e quindi i prodotti venduti non sono tutelati dalle Leggi sanitarie del Paese d'origine! 

Tra i trucchi maggiormente adottati da venditori disonesti per ingannare gli acquirenti di teiere, tazze ecc. vi sono:

  • dichiarare che trattasi di prodotto lavorato a mano, quando invece è un prodotto industriale;
  • dichiarare provenienza del manufatto diversa da quella reale. Ad esempio Teiera Yixing, ma che da Yixing non proviene; malizia per altro in uso anche presso i nostri grossisti/rivenditori);
  • vantare proprietà fisico-chimiche che appartengono ai top di gamma, ma che non trovano riscontro nel pezzo effettivamente commercializzato;
  • nella descrizione del prodotto si fa riferimento alla fama storica del prodotto originale, che in realtà non ha nulla a che fare con quello effettivamente commercializzato. Espediente spesso utilizzato anche qui da noi, dove viene vantata la notorietà di un dato manufatto, facendo riferimento ai fatti storici che lo riguardano, quando poi in realtà il prodotto commercializzato non ha nessun legame con l'ambiente geografico e umano di appartenenza a quello originale.  Questo è il triste destino di molti manufatti storici, primo fra tutti le famose Teiere Yixing;
  • inviare prodotti di qualità diversa rispetto a quella mostrata nella foto della pagina commerciale: prodotti ad esempio di seconda scelta, con piccoli difetti e/o imperfezioni;
  • mostrare foto sul sito che rappresentano fasi produttive artigianali, ma che non riguardano però il prodotto effettivamente commercializzato;
  • dichiarare di essere gli artigiani produttori del manufatto commercializzato, ma in realtà sono solo grossisti o intermediari.

Tazza Jian Zhan, un tipo di porcellana nera cinese originaria di Jianyang, provincia del Fujian e
venduta su Aliexpress ad € 64.
Proverrà veramente da Jianyan? Ma soprattutto, sarà veramente lavorata a mano e prodotta con quella speciale argilla, dalle caratteristiche chimico-fisiche che rendono unico il prodotto, da giustificarne quindi il prezzo?

Un prodotto che paghiamo poco non può essere di qualità

Attualmente sono tantissime le aziende cinesi che operano secondo i più rigidi disciplinari sanitari e produttivi. Oggi la Cina si è dotata di un sofisticato sistema normativo per la tutela dei prodotti agroalimentari nonché verso il delicatissimo tema dell’igiene nella filiera alimentare e non solo, adeguandosi così ai più severi standard qualitativi internazionali. Al giorno d'oggi, un prodotto che paghiamo poco non può essere di qualità. I tè di qualità, hanno costi di produzione molto elevati, elevatissimi, anche in Cina; la stessa cosa vale per i manufatti artigianali.

Per cui non ci stancheremo mai di affermare che: un prodotto che paghiamo poco, non può essere di qualità. Ma attenzione anche al caso opposto, ossia: un prodotto che costa tanto non necessariamente è di alta qualità e vale il prezzo a cui è venduto (vedi l'esempio nell'immagine sopra)!

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Con questo articolo abbiamo voluto mettervi in guardia verso i possibili rischi a cui ci si potrebbe esporre quando si acquistano tè e accessoristica da fonti asiatiche completamente casuali, trovate qua e là su internet o su piattaforme commerciali che ospitano fornitori asiatici.

Disclaimer

Questo articolo è fornito a scopo esclusivamente informativo. Né l’autore né alcuna delle società e/o fornitori di servizi menzionati nel testo garantiscono che le informazioni siano accurate, complete, attuali, idonee o valide. Questo articolo rappresenta solo il punto di vista dell’autore e non è stato approvato da nessuna delle società e/o fornitori di servizi menzionati nel testo. 

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